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Diritto di Famiglia: successione dei coniugi separati e dei divorziati

Ma il mio ex coniuge eredita?


Con la celebrazione del matrimonio i coniugi acquistano dei reciproci diritti ereditari. Ma cosa succede nel coso in cui essi si separino o divorzino?

Vediamo quali possono essere le possibilità nel caso di morte dell’ex coniuge se quest’ultimo non ha redatto  testamento e quindi si debba aprire la successione legittima.

Nel caso di separazione personale consensuale o giudiziale senza addebito, il coniuge superstite godrà degli stessi diritti successori del coniuge non separato. Se non vi sono figli Egli sarà l'unico erede, mentre se vi è prole alla successione concorrerà anche il figlio, nella misura di 1/2, o i figli nella misura di di 1/3.

Queste sono le quote che la Legge riserva al superstite: se il coniuge defunto ha predisposto un testamento escludendolo dall’eredità, per esempio nominando un altro erede o lasciandogli una quota del proprio patrimonio inferiore a quella prevista dalla Legge, il coniuge separato avrà diritto ad ottenere la quota di eredità che gli spetta, impugnando il testamento.

Differente è invece il caso in cui vi sia una separazione giudiziale con addebito, pronunciata con sentenza passata in giudicato. ll diritto a ricevere l'eredità è legato all'accertamento o meno della "colpa" della separazione in capo al coniuge superstite. 

Il coniuge a cui non è stata addebitata la separazione mantiene inalterati i diritti  successori, mentre, nel caso contrario, Egli sarà escluso dalla successione. Ciò vale con un'unica eccezione: se, al momento dell’apertura della successione, il coniuge superstite, seppur separato con "colpa", godeva del diritto di ricevere gli alimenti dall'ex coniuge deceduto, manterrà tale diritto e godrà del diritto ad ottenere un assegno vitalizio che sarà a carico degli eredi. L’importo di tale assegno verrà determinato in base alle sostanze ereditarie e alle caratteristiche degli eredi legittimi, in ogni caso non potrà essere superiore al quantum della prestazione alimentare goduta.

E per quanto concerne la pensione di reversibilità?

Il coniuge superstite ha diritto ad ottenerlo sempre se vi è stata separazione consensuale o senza addebito a proprio carico, e anche nel caso di rinuncia all'eredità.  Nell'ipotesi invece, del pronunciamento della separazione con addebito la reversibilità sarà dovuta solo nel caso in cui  sia stato riconosciuto un diritto agli alimenti a carico del coniuge deceduto.

Analizziamo ora la condizione in cui si trova la parte divorziata.

Dopo il divorzio, il vincolo matrimoniale viene definitivamente sciolto e con esso cessano tutti i diritti successori, La pronuncia di scioglimento del matrimonio civile o di cessazione degli effetti civili del matrimonio religioso comporta, infatti la perdita del diritto di partecipare alla successione dell’ex coniuge. Anche in questo caso vi è tuttavia un'eccezione che riguarda l'ipotesi in cui al coniuge divorziato superstite fosse stato riconosciuto il diritto a percepire un assegno divorzile. In questo caso Egli, se continua a versare in stato di bisogno all'apertura della successione, manterrà tale diritto e onerati saranno gli eredi nei limiti dell'eredità percepita. In ogni caso, tale diritto verrà meno al  sopraggiungere di nuove nozze del coniuge divorziato superstite.

 Avv. Elena Moschella

Athena Avvocato Torino



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