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Le misure regionali di sostegno allo sport dilettantistico

Il piano triennale 2020 – 2022 per lo sport in Piemonte


Il sistema sportivo italiano rappresenta una macchina che, compreso l’indotto, genera circa il 4% del PIL nazionale. 

All’interno di questo ampio movimento, le fondamenta sono senza dubbio costituite dal dilettantismo.

Tutti i professionisti, prima di diventare tali sono stati dilettanti e tutte le grandi società prima di diventare tali sono state piccole realtà.

Oltre a questa semplice considerazione, si consideri che il nostro paese conta, ad oggi, quasi centomila tra società ed associazioni sportive dilettantistiche, le quali rivestono un ruolo di enorme rilievo, non solo sul piano meramente economico ma soprattutto su quello sociale e dell’educazione giovanile.

Ecco perché salvaguardare il dilettantismo in Italia equivale a salvaguardare l’intero sistema, gli atleti che in futuro rappresenteranno il paese alle Olimpiadi e le società che danno lavoro a migliaia di persone e sponsorizzano le nostre aziende.

La nostra regione contribuisce in maniera determinante alla buona salute del movimento nazionale, con circa 12.500 società sportive attualmente attive sul territorio.

Ecco perché il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato, nella giornata di ieri, il piano triennale 2020-22 per lo Sport, il cui bando (necessario all’erogazione dei contributi) dovrebbe essere online già nei prossimi 15 giorni.

I fondi sono stati reperiti, in parte, da eventi programmati ma che non si sono potuti svolgere (come i mondiali di sci) e, in parte da nuove risorse.

Tale piano rappresenta uno strumento straordinario che prevede aiuti economici volti a fronteggiare la grave situazione originata dall’emergenza sanitaria.

Situazione che, all’alba della cd. “Fase 2”, potrebbe ulteriormente aggravarsi, considerato che la comunità scientifica è concorde nel ritenere che un completo superamento dell’attuale emergenza sanitaria possa essere raggiunto solo nei prossimi 12-24 mesi. 

Molte a.s.d. non dispongono di accantonamenti sufficienti a fronteggiare una tale situazione e, nel caso di un calo delle entrate dovute alla mancanza di iscrizioni ed alla chiusura degli impianti, potrebbero non sopravvivere.

Ebbene.

Gli aiuti straordinari erogati dalla regione raggiungono la somma complessiva di 7 milioni e mezzo di Euro.

Di questi, una parte consistente – ben 4 milioni – saranno destinati a coprire le spese vive per le a.s.d. (bollette, affitti, stipendi), mentre 2 milioni e 200.000 Euro saranno destinati all'adeguamento degli impianti sportivi, incluse le palestre.

Il piano triennale si sviluppa su quattro assi d’intervento, che la regione Piemonte ritiene fondamentali:

-        impiantistica e promozione sportiva;

-        sport tradizionali;

-        tutela e promozione delle attività delle società storiche del Piemonte;

-        sport invernali olimpici e paralimpici.

La regione ha poi fatto sapere che a ciascuna associazione sportiva sarà simbolicamente conferito 1 Euro in più per ogni atleta tesserato.

Non appena verrà emesso il bando, vi informeremo tempestivamente circa le modalità concrete ed i requisiti necessari ad ottenere tutte le misure di sostegno previste dalla regione.

Avv. Domenico Filosa

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