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Mi hanno licenziato a causa dell'emergenza Covid19

Potevano farlo?


Innanzitutto bisogna precisare che un licenziamento può essere motivato da diverse motivazioni.

In Italia esistono tre macro aree previste dalla legge per motivare un licenziamento.

Tali motivazioni possono quindi riferirsi ad un giustificato motivo oggettivo; un giustificato motivo soggettivo o ad una giusta causa.

Il Decreto n. 18/2020 ha disciplinato un’eccezione alla regola generale relativamente al licenziamento per giustificato motivo oggettivo (licenziamento c.d. economico).

L’art. 46 del decreto, infatti, ha statuito che dall’entrata in vigore dello stesso (17 marzo 2020) e per i successivi 60 giorni i licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo siano preclusi.

Sono sospese, inoltre, le procedure pendenti avviate in data successiva al 23 febbraio 2020.

Il datore di lavoro quindi non può licenziare un dipendente per giustificato motivo oggettivo (es. diminuzione di fatturato, problemi economici-finanziari, ecc..) nei periodi sopracitati.

In caso di licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo tra il 17 marzo ed il 16 maggio 2020 il lavoratore potrà impugnare il licenziamento (come v. articolo “Licenziamento: Cosa posso fare?”) e richiedere la sua reintegra nel posto di lavoro.

Il lavoratore, invece, potrà essere licenziato per giusta causa o giustificato motivo soggettivo come prima.

Dopo il 16 maggio 2020 a meno che il Governo non intervenga con un nuovo provvedimento riprenderà la vigenza della normativa ordinaria.

Avv. Federico Ingenito