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Spese condominiali e coronavirus

La riscossione è sospesa o dobbiamo continuare a pagarle?


Molte persone in queste ultime settimane si stanno ponendo questa domanda.

In particolare ci si chiede se, alla luce delle difficoltà portate con sé dall’emergenza per il Coronavirus, ci possa essere una sorta di deroga rispetto al pagamento delle spese condominiali.

Da un lato ci sono dunque i condomini, molti dei quali sono in difficoltà perché sono rimasti senza un reddito (magari perché le loro attività rientrano tra quelle non essenziali e quindi sono momentaneamente chiuse oppure perché i datori di lavoro non riescono a pagare loro lo stipendio); dall’altro però ci sono i fornitori dei servizi al condominio che, nella maggior parte dei casi non possono essere sospesi perché si tratta di servizi essenziali.

Pensiamo all’erogazione dell’energia, ai servizi di pulizia e sanificazione delle parti comuni, ai servizi di portierato (di cui abbiamo parlato in un precedente articolo che potete ritrovare a questo link: https://www.athenalaw.it/news/portinerie-e-codvid19 ).

Questi ovviamente sono solo alcuni dei servizi di cui i condomini stanno continuando ad usufruire.

Anche gli amministratori, seppur con altre modalità e limitati nella loro operatività quotidiana, stanno continuando a lavorare affinché tutto possa continuare a funzionare regolarmente.

Come comportarsi dunque con i pagamenti?

Nella confusione di questi giorni e degli innumerevoli provvedimenti emanati dalle Autorità, ci aspettavamo questi dubbi.

La prima cosa che dobbiamo segnalare però è che nessuna norma è intervenuta a sospendere il pagamento degli oneri condominiali.

Quindi le spese condominiali vanno pagate comunque.

Occorrerà dunque rispettare le scadenze delle rate già stabilite, dal momento che queste restano vincolanti, a meno che l’assemblea stessa decida di rimodularle in virtù dell’attuale emergenza.

Ma tenere un’assemblea di questi tempi è assai complicato (per lo svolgimento delle assemblee in videoconferenza vi rimandiamo a questo link: https://www.athenalaw.it/news/assemblea-condominiale-ai-tempi-del-coronavirus).

Peraltro, va aggiunto che nessuna norma ha di fatto sollevato gli amministratori dal perseguire uno dei loro compiti, ossia quello di curare la riscossione degli oneri condominiali ed attivarsi per il recupero forzoso delle somme non riscosse nei consueti termini di legge (sei mesi).

Certo, anche il sistema giudiziario deve fare i conti con l’emergenza, ma ciò non limita il potere / dovere dell’amministratore di agire giudizialmente, seppur nei limiti delle attività giudiziali ad oggi consentite.

Dunque, che fare?

Se tutti smettessero di pagare le spese condominiali si arriverebbe al paradosso che a loro volta i fornitori dei servizi essenziali sospenderebbero le loro attività nei confronti dei condomini morosi.

E a farne le spese sarebbero gli stessi condomini.

Come sempre, l’invito è al rispetto delle scadenze e delle tempistiche per i pagamenti, oltre che al buon senso.

 

 

 

Avv. Luana Liberti