L'azienda per cui lavoro è fallita: come faccio a recuperare i miei soldi?

athena avvocato torino

L’azienda per la quale lavoravo come dipendente è fallita ed io devo ancora percepire diverse mensilità di retribuzione arretrate ed il TFR, posso recuperare i miei soldi?


Fermo che il fallimento non è causa “automatica” di licenziamento dei lavoratori dipendenti, è molto probabile che a seguito dell’apertura della procedura il rapporto di lavoro s’interromperà.

In caso di cessazione del rapporto di lavoro a seguito di fallimento di un’azienda i lavoratori dipendenti che non hanno percepito le ultime retribuzioni ed il TFR dovranno compiere alcuni “passi” al fine di vedersi riconosciute e liquidate le proprie retribuzioni (almeno parzialmente).

La prima cosa da fare a seguito dell’interruzione del rapporto di lavoro è inviare al fallimento la propria domanda di ammissione allo stato passivo. In tale domanda dovranno essere dettagliati gli importi richiesti (retribuzioni ordinarie, retribuzioni differite, TFR, ecc…).

Tale domanda dovrà essere inviata entro il termine di trenta giorni prima dell’udienza fissata dal Tribunale per la verifica dello Stato Passivo del Fallimento (udienza nella quale vengono verificati tutti i crediti nei confronti del Fallimento dai diversi creditori). In realtà la domanda potrà essere inviata anche dopo tale data ma verrà presa in considerazione in un’altra udienza che si terrà mesi dopo.

Se non si conosce la data dell’udienza si potrà chiedere al Curatore.

Tale domanda può essere proposta personalmente (il lavoratore potrà comunque delegare un legale o un sindacato) e dovrà essere inviata al Fallimento.

Il lavoratore (il suo avvocato o il sindacato incaricato) quindici giorni prima dell’udienza riceveranno dal curatore una comunicazione nella quale viene indicato il credito riconosciutogli (progetto di stato passivo) ed in caso di problematiche potrà fare osservazioni fino a cinque giorni prima dell’udienza.

All’udienza il Giudice confermerà quanto proposto dal Curatore e accerterà quindi il credito del lavoratore nei confronti del Fallimento.

Decorsi trenta giorni il lavoratore potrà fare domanda al Fondo di Garanzia dell’INPS per il pagamento del TFR e delle ultime tre mensilità (limitata ad una somma pari a tre volte la misura massima del trattamento straordinario di integrazione salariale mensile al netto delle trattenute assistenziali e previdenziali).

L’INSP nei successivi sessanta giorni dalla ricezione della domanda al Fondo di Garanzia provvederà al pagamento.

E nel caso il vostro credito fosse superiore a quanto liquidato dall’INPS?

In tal caso la differenza rimarrà a carico del Fallimento e dovrete quindi sperare che la procedura recuperi sufficienti introiti dai propri creditori al fine di pagare quanto vi è dovuto.

Nel caso in cui il Fallimento non dovesse recuperare fondi sufficienti purtroppo parte del vostro credito andrà perso.

Avv. Federico Ingenito


lawAthena Staff