Come eliminare gli effetti di un contratto ai tempi del Covid19

athena-avvocato-torino

Evitiamo brutte sorprese


Vi trovate in piena emergenza sul vostro conto corrente. Vi manca liquidità e vorreste sbarazzarvi di un contratto che avete stretto tempo fa. Vi propongono di dare disdetta. Ma la disdetta annulla un contratto? Facciamo un po’ di chiarezza.

Premessa: il linguaggio giuridico differisce da quello comune con cui comunemente ci riferiamo ai contratti.

È necessario, quindi, partire dall’intenzione; cioè da quali effetti vogliamo ottenere.

Se volete eliminare gli effetti di un contratto (perché ad esempio in questo momento di quarantena è un costo in più che non potete permettervi) una delle possibilità e quella di fare ricorso alla c.d. facoltà di recesso.

Purtroppo, questo diritto non è sempre previsto; quindi, occorre leggere bene il contratto da cui vorreste cercare di liberarvi. Se leggete scritta questa esatta parola, bene. Se no, occorre fare attenzione.

Vi sono poi dei casi in cui è la stessa legge che prevede una facoltà di recesso.

Un esempio è la facoltà di recesso nei contratti a distanza (es. su internet). In sostanza, la legge “inserisce” nel contratto una facoltà di recesso entro 14 giorni dalla conclusione, a prescindere da quello che era scritto concretamente nel testo.

Il recesso, quindi, può essere pattuito nel contratto, o derivare dalla legge.

La disdetta invece è molto diversa dal recesso.

Facciamo chiarezza. 

a.      Il recesso consente di liberarsi subito dagli effetti di un contratto. Il punto, quindi, è solo capire se sia previsto nel testo che avete originariamente sottoscritto oppure se la legge lo preveda per quella specifica tipologia di contratto.

b.      La disdetta invece serve ad evitare che si rinnovi un contratto che è normalmente destinato a durare per più tempo, come quello del telefono, o della luce. Quindi se ad es. un contratto ha la durata di sei mesi, con la disdetta eviterete che il contratto si prolunghi per altrettanti mesi.

Qualunque sia il caso in cui vi trovare, è meglio fare attenzione a dei dettagli.

Spesso, per liberarsi di un contratto, è necessario pagare delle somme di denaro. Occorre quindi controllare bene quali sono gli effetti economici della vostra disdetta o del vostro recesso.

Inoltre, per recedere o dare disdetta a volte ci saranno dei termini da rispettare. Si tratta di vere e proprie scadenze. Ad esempio, il contratto prevede che potete recedere entro 14 giorni dalla sottoscrizione, oppure che è necessario inviare la disdetta entro sei mesi prima della scadenza. Non rispettare il termine significa perdere il diritto di liberarsi del contratto.

Attenzione quindi alle parole usate dai servizi di assistenza clienti, recesso e disdetta non sono la stessa cosa, ed hanno effetti differenti.

È bene leggere i contratti con attenzione, ed informarsi sugli effetti previsti dalla legge, per non incorrere in brutte soprese.

 Dott. Tiziano Saguto

Athena Avvocato Torino



taxAthena Staff