Portinerie e Covid19

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Ma il portinaio può continuare a lavorare?


Proseguiamo la trattazione di un tema caldo di questi giorni.

Qual è l’incidenza dell’emergenza da Covid-19 sulle attività quotidiane del Condominio?

Ci eravamo lasciati con una riflessione sulla figura dell’amministratore e sull’opportunità o meno di sospendere l’attività o comunque di chiudere al pubblico gli studi, nell’incertezza di una normativa che non è al momento in grado di dare una risposta certa a questo interrogativo.

L’amministratore però, dicevamo, non è l’unico soggetto coinvolto da questa emergenza.

Molti di noi infatti vivono ancora in condomini in cui esiste il servizio di portierato.

Servizio per alcuni indispensabile e dalle molteplici sfaccettature: custodia e vigilanza dello stabile, talvolta pulizia delle parti comuni, ritiro di pacchi e corrispondenza…insomma, un presidio a cui non tutti sono disposti a rinunciare, nemmeno in questa situazione di emergenza.

Di questi tempi, però, è quanto mai opportuno garantire ad ogni lavoratore un luogo di lavoro salubre e, soprattutto, che siano rispettate le linee guida contenute nel Protocollo sulla sicurezza dei lavoratori di cui vi abbiamo già parlato e che potete ritrovare a questo link.

Ma vediamo più nel dettaglio come questo protocollo si concilia con il servizio di portierato.

Partiamo un dato di fatto.

L’attività di portierato rientra in quelle previste dal codice ATECO 97, ossia “attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico”.

Come tale, dunque, il DPCM del 22 marzo 2020 non ne ha disposto la sospensione, classificandola di fatto come attività essenziale.

Quindi le nostre portinerie possono continuare ad operare sempre?

No, non sempre.

Occorre infatti che sia garantito a chi svolge servizi di portineria, in quanto lavoratore, il rispetto delle prescrizioni contenute nel protocollo di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di dispositivi di protezione individuale DPI (mascherine, guanti, disinfettati).

Ma sappiamo tutti che le mascherine, siano quelle chirurgiche e quelle dotate di filtri appositi, sono diventate praticamente introvabili così come guanti monouso e disinfettanti di ogni genere.

E quindi, che fare se non si può garantire il rispetto delle condizioni di sicurezza?

Il consiglio, come sempre di estrema prudenza, ancor più in questo difficile momento, è quello di sospendere le attività di portierato.

Una rinuncia importante per molti, ce ne rendiamo conto, ma sicuramente necessaria per il perseguimento di un bene superiore quale il diritto alla salute del lavoratore.

Avv. Luana Liberti



taxAthena Staff