Testamento Biologico. Cosa Significa?

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Cos’è un testamento biologico?


Avvocato Elena Moschella

La legge stabilisce il principio per cui nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata.

E’ la nostra Costituzione, oltre alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, a stabilirlo.

Ogni individuo deve poter scegliere.

Si chiama autodeterminazione terapeutica.

Nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato del soggetto destinatario, ad eccezione dei casi previsti dalla legge. Questi ultimi devono consistere, in ogni caso, in trattamenti obbligatori espressamente e tassativamente previsti, nell’interesse della salute del beneficiario o della collettività e non possono mai travalicare i limiti della dignità umana.

La legge sul testamento biologico è in vigore dal 31 gennaio 2018 (legge 2 dicembre 2017, n. 219).

Il cuore della legge è l’introduzione della disciplina delle DAT, Disposizioni Anticipate di Trattamento, con le quali le persone possono dare indicazioni sui trattamenti sanitari da ricevere o da rifiutare nei casi in cui si trovassero in condizioni di incapacità.

Ma di cosa si tratta?

Sono delle disposizioni che la persona, in previsione della eventuale futura incapacità, può esprimere in merito alla accettazione o rifiuto di determinati accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e/o singoli trattamenti sanitari.

Le DAT possono essere disposte - da persona maggiorenne e in piena capacità di intendere e volere - mediante atto pubblico notarile, scrittura privata autenticata dal notaio o con scrittura privata semplice consegnata personalmente allo Stato Civile del Comune di residenza.   La DAT inoltre può essere resa anche attraverso una videoregistrazione se la persona non è nelle possibilità di scrivere di suo pugno o di firmare la dichiarazione.

Occorre specificare che la persona che intende redigere un DAT, deve essere cosciente delle conseguenze che la propria dichiarazione può avere; è pertanto necessaria una preventiva consultazione con un medico. La legge stabilisce che la persona acquisisca preventivamente adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte.

La legge prevede la possibilità di nominare un fiduciario che sostituisca la persona, nel frattempo divenuta incapace nei rapporti con i medici e la struttura sanitaria. Tale rappresentate – che deve sottoscrivere la DAT, può accettare o non accettare la nomina e le grandissime responsabilità che ne derivano. Occorre scegliere con cura e responsabilità.

Ma cosa succede in caso di contrasto tra il rappresentante fiduciario e il medico che ha in cura il disponente? Potrebbe quest’ultimo disattendere quanto precisato nel DAT o quanto indicato dal rappresentante fiduciario? Il medico è tenuto al rispetto delle disposizioni del malato che tuttavia, possono essere disattese qualora sussistano motivate e documentabili possibilità di miglioramento non prevedibili al momento della sottoscrizione. In caso di dubbi o contrasti sarà il Giudice Tutelare, interpellato dal rappresentante legale o dalla struttura sanitaria, a decidere in merito, valutata la situazione concreta e il tenore delle disposizioni anticipate rese dal disponente.

 La Legge sul testamento biologico affronta grandi temi. La nostra salute, la vita, la dignità umana.

Tratta in qualche modo il tema del “fine vita” sul quale vi sono aperti grandi dibattiti.

La libertà, quella di decidere o di non decidere, è, a volte, anch’essa una scelta.

 

 


lawAthena Staff